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RITORNARE ALLA QUOTIDIANITÀ

La temperatura sta scendendo. L’autunno è alle porte. L’estate sembra essere solo più un ricordo.

Si torna alla normalità: scuola, soliti ritmo di lavoro, la domenica si gioca a calcio, i negozi riaprono tutti. Riprende la quotidianità, con tutti i suoi problemi.


Ma è proprio così? È vero la casa, il lavoro, lo studio, la famiglia sono una fatica. Ma è anche vero che sono la nostra vita più vera. Tornare alla normalità significa tornare alla vita.

Di certo la vita non è sempre bella; a volte è pesante, a volte è persino tragica. Ma tornare alla vita normale non ci deve impedire di avere in cuore desideri e sogni.


Dice Gramellini “la realtà senza sogno è come una penna senza inchiostro: non lascia tracce”. Bellissimo!

La vita quotidiana affrontata senza sogni, senza attese, senza desideri è vuota e non lascia tracce.

Magari corri e ti arrabbi, ma se non hai un sogno, un obiettivo, una passione, se non hai desideri veri la vita gira a vuoto.


Ma quali sogni dirai tu? A volte la vita te li spegne tutti. A volte è già tanto “tirare avanti”, altro che sognare! Hai ragione.

Ma sicuramente in ogni situazione possiamo sempre sognare una vita buona. Questo è un sogno grande e nulla al mondo può portarcelo via. Possiamo sognare di trattare con affetto le persone che ci circondano. Possiamo sognare di mettere una goccia di bontà e di bellezza là dove viviamo.

Lo so che la vita ci spinge ad avere successo e di essere applauditi. Ma forse il sogno più serio è vitale che possiamo fare è quello di essere utili a qualcuno.


Paolo di Tarso dice che passerà tutto, eccetto l’amore vero. E dunque, per la nostra vita quotidiana, vale la pena sognare un po’ di vero amore. Non si tratta di sognare che ”l’amore capiti”, ma che io desideri mettere un po’ di amore nella quotidianità. Ciò dona sostanza alla vita. E solo questo lascerà traccia.





Matteo


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